Tra tradizione e rivoluzione, ecco i 17 vini che berremo nel 2018.
La nuova frontiera che avanzerà sempre di più è descritta da Jane Anson nel libro “Wine revolution”. Vini bio e superbio. Tutto ciò che viene da vignaioli che “riducono l’inquinamento, non usano pesticidi, scelgono uve autoctone”. Jane cita soprattutto gli italiani che si sono fatti conoscere nel mondo e suggerisce un loro vino. (…) Infine un altro Chianti Classico, ma vegano e biodinamico, il Querciabella 2013 di Sebastiano Cossia Castiglioni.
Corriere della Sera