Leonardo Romanelli intervista Sebastiano Cossia Castiglioni per conto di Gambero Rosso: il futuro del cibo è più verde che mai. Anche in Italia.
Non c’è dubbio che Gambero Rosso sia una delle piattaforme più indicate per parlare di enogastronomia nel Belpaese. Sebastiano Cossia Castiglioni ha accettato con entusiasmo l’invito a condividere le proprie riflessioni in un’intervista che segue di poco un’uscita analoga sulle pagine di La Cucina Italiana, a dimostrazione che il dibatto sul futuro del cibo è vivace anche nel nostro paese.
Da sempre coinvolto nell’ambito dei diritti degli animali e della salvaguardia dell’ambiente, Sebastiano è uno degli imprenditori che con la sua visione sta contribuendo a rimodellare l’industria alimentare ed è ora più che mai attivo nella promozione dei benefici di uno stile di vita plant-base.
“Il sistema del cibo in generale è in crisi.Distribuzione iniqua delle risorse alimentari, industrializzazione sfrenata dell’agricoltura, distruzione dell’ecosistema e delle risorse naturali, danni alla salute delle persone, sprechi. Sono tanti i problemi legati al modello alimentare corrente. Bisogna ripensare tutto. Io mi occupo di questo”.
Il successo inarrestabile di aziende come Beyond Meat e Oatly risponde ad una crescente richiesta da parte dei consumatori, specialmente le nuove generazioni, di cibi sani, gustosi e nutrienti, che non compromettano ulteriormente il delicato equilibrio globale.
Anche in Italia, dove le tradizioni culinarie sono sacre, aziende giovani e dinamiche come Il Cashewficio, caseificio genovese per l’appunto vegano, e la vicentina The Bridge, stanno dimostrando come sia possibile abbracciare il cambiamento senza rinunciare all’identità territoriale e all’artigianalità che da sempre contraddistinguono la proposta enogastronomia Made in Italy.
Il futuro è delizioso e decisamente vegetale anche nel Belpaese.